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Scheda 03 Esercitazione esame Vigili del Fuoco.

Test di esercitazione in preparazione all'esame Antincendio livello 3.

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Attenzione: Per accedere alla scheda successiva, è necessario completare correttamente questo quiz di 15 domande, dando almeno 10 risposte corrette.

Questa esercitazione è finalizzata alla preparazione dell'esame Antincendio di livello 3 ed è costituita dalle 750 domande ufficiali fornite dal Corpo dei Vigili del Fuoco, suddivise in 50 schede da 15 domande ciascuna.

Al termine del modulo, inserendo il tuo indirizzo e-mail, potrai ricevere le risposte corrette e monitorare i tuoi progressi.

01. Ai fini dell'identificazione degli elementi del sistema di esodo con il seguente cartello intendiamo

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01. Ai fini dell'identificazione degli elementi del sistema di esodo con il seguente cartello intendiamo

A. Luogo sicuro, punto di ritrovo.

B. Spazio calmo attesa dei soccorritori.

C. Via di esodo.

02. Una bassa temperatura di infiammabilità indica che una sostanza

A. Emette fumi.

B. Reagisce con altre sostanze.

C. E' più facilmente infiammabile in presenza di innesco.

03. I combustibili gassosi, in relazione alla densità relativa all'aria, sono classificati gas pesanti:

A. Se la densità relativa all'aria è minore di 0.8 (es: metano, ecc..).

B. Se la densità relativa all'aria è maggiore di 0.0 (es: GPL; acetilene, ecc...).

C. se la densità relativa all'aria è maggiore di 10.

04.Il piano di emergenza, redatto dal datore di lavoro per fronteggiare gli eventuali incendi che possono interessare il luogo di lavoro, deve identificare un adeguato numeri di addetti al servizio antincendio incaricati di sovrintendere a attuare le procedure previste.

04.Il piano di emergenza, redatto dal datore di lavoro per fronteggiare gli eventuali incendi che possono interessare il luogo di lavoro, deve identificare un adeguato numeri di addetti al servizio antincendio incaricati di sovrintendere a attuare le procedure previste.

A. Si, il numero complessivo di personale designato alla gestione delle emergenze deve essere congruo, in relazione alle turnazioni e alle assenze ordinatamente previste.

B . No, è sufficiente che tra i lavoratori almeno due unità siano formate e addestrate per svolgere l’incarico di addetti antincendio

C. No, solo per le attività con un numero di occupanti maggiore di 1000.

05. Tra le misure di "Operatività Antincendio" rientra la possibilità di controllare o arrestare gli impianti tecnologici e di servizio dell'attività, compresi gli impianti di sicurezza

A. Si, e si attua, ad esempio, mediante l’ubicazione dei sistemi di controllo e comando dei servizi di sicurezza destinati a funzionare in caso di incendio in posizione segnalata e facilmente raggiungibile durante l’incendio.

B. No, i Vigili del Fuoco che intervengono hanno i dispositivi di protezione individuale grazie ai quali possono raggiungere ogni area dell’attività e controllare o arrestare gli impianti dell’attività.

C. No, la possibilità di controllare o arrestare gli impianti tecnologici e di servizio dell’attività, compresi gli impianti di sicurezza non influisce sulla mitigazione del rischio di incendio dell’attività.

06. Il comburente è:

A. Una sostanza che a contatto con altre sostanze combustibili provoca una reazione endotermica.

B. Una sostanza che a contatto con altre sostanze combustibili provoca una reazione esotermica.

C. Una sostanza che a contatto con altre sostanze comburenti provoca una reazione esotermica.

07. Con il termine "manutenzione" dei presidi antincendio intendiamo

A. Un’operazione o un intervento finalizzato a mantenere in efficienza ed in buono stato, impianti attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio.

B. Un’operazione o un intervento finalizzato a garantire la corretta progettazione e installazione dei presidi antincendio.

C. Lo svolgimento dei controlli visivi dei presidi antincendio atti a verificare, che gli impianti, le attrezzature e gli altri sistemi di sicurezza antincendio siano nelle normali condizioni operative, siano correttamente fruibili e non presentino danni materiali evidenti.

08. Il piano di Emergenza che il datore di lavoro redige ai sensi del Dlgs 81/2008 è

A. L’organizzazione della risposta all’emergenza sviluppata e implementata sulla base della valutazione del rischio incendio nonché in risposta ad altri eventuali eventi emergenziali credibili (es terremoto, …).

B. L’organizzazione della risposta all’emergenza sviluppata e implementata sulla base dell’esperienza del Datore di Lavoro.

C. L’organizzazione della risposta all’emergenza mediante la redazione delle procedure per l’evacuazione del luogo di lavoro.

09. La progettazione e realizzazione a regola d'arte degli impianti tecnologici e di servizio (impianti elettrici, gas, riscaldamento, ecc...) può essere considerata una misura di prevenzione degli incendi

09. La progettazione e realizzazione a regola d'arte degli impianti tecnologici e di servizio (impianti elettrici, gas, riscaldamento, ecc...) può essere considerata una misura di prevenzione degli incendi

A. Si, perché la progettazione e realizzazione deve essere effettuata in modo da limitare la probabilità di costituire causa di incendio ed esplosione.

B. No, poiché la progettazione e realizzazione ha come obiettivo quello di limitare solo la propagazione di un incendio.

C. La progettazione e realizzazione di impianti tecnologici e di servizio non influisce sul rischio incendio dell’attività lavorativa.

10. La carica degli estintori portatili utilizzabili in ambienti accessibili al pubblico

A. Non può essere superiore a 6 kg o 6 litri.

B. Può essere di qualunque perso, anche superiore a 6 kg.

C. Può essere di qualunque perso, anche superiore a 20 kg.

11. Con "carico di incendio specifico" intendiamo:

A. Potenziale termico netto della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio, corretto in base ai parametri indicativi della partecipazione alla combustione dei singoli materiali, espresso in MJ.

B. Potenziale termico netto della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio riferito all’unità di superficie lorda di piano, espresso in MJ/m2.

C. Potenziale termico netto della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio riferito all’unità di superficie lorda di piano (MJ/m2), corretto in base ai parametri indicatori del rischio di incendio del compartimento antincendio e dei fattori relativi alle misure antincendio presenti.

12. Al fine di realizzare una compartimentazione efficace è fondamentale che le chiusure d'ambito orizzontali e verticali costituiscano una barriera continua ed uniforme contro la propagazione degli effetti dell'incendio.

12. Al fine di realizzare una compartimentazione efficace è fondamentale che le chiusure d'ambito orizzontali e verticali costituiscano una barriera continua ed uniforme contro la propagazione degli effetti dell'incendio.

A. No, eventuali discontinuità, grandi o piccole, (attraversamenti di impianti tecnologici o di processo, canalizzazioni, ecc) non invalidano le proprietà di compartimentazione delle chiusure di ambito.

B. La continuità delle chiusure di ambito orizzontali e verticali sono fondamentali per garantire una effettiva ed efficace compartimentazione; pertanto, la loro realizzazione deve essere particolarmente accurata (giunzioni, serrande tagliafuoco, ecc).

C. Si, ma solo in caso di attività utilizzate prevalentemente da persone classificabili di tipo C, D ed E ai fini del Rvita.

13. La CO2 (anidride carbonica), in genere, viene conservata

A. Compressa.

B. Refrigerata.

C. Disciolta.

14. Nell’ambito dell’organizzazione del sistema di esodo, possono essere considerate ed utilizzate le scale portatili, gli ascensori e le rampe con grande pendenza (superior a 20 %)

A. Si, sempre a condizione che il loro utilizzo sia indicato nel piano di emergenza.

B. No.

C. Si, se la gestione dell’emergenza prevede una specifica struttura di supporto.

15. Con il termine “filtro” intendiamo

A. parte dell’opera da costruzione delimitata da prodotti o elementi costruttivi idonei a garantire, sotto l’azione del fuoco e per un dato intervallo di tempo, la resistenza al fuoco (EI, …).

B. Un compartimento antincendio nel quale, per basso carico di incendio e limitata presenza di sorgenti di innesco, la probabilità di avvio e sviluppo dell’incendio è resa trascurabile.

C. spazio “cielo libero” avente caratteristiche tali da contrastare temporaneamente la propagazione dell’incendio tra le eventuali opere da costruzione o strutture che lo delimitano.

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